PRENDERSI CURA DI SE' significa riconoscere - oltre allo stato di sofferenza e disagio - la necessità di un aiuto esterno, di fronte alla fatica di trovare da soli una risposta funzionale alle proprie difficoltà. RICHIEDERE UN SUPPORTO PSICOLOGICO è quindi la prima risorsa che abbiamo e che possiamo mettere in campo.
COME? DOVE? CON CHI? NELLA RELAZIONE TERAPEUTICA, IN QUELLO SPAZIO E TEMPO DEDICATO E PERSONALE:
poter dire le difficoltà, poter esprimere la propria sofferenza e lasciare emergere quello che sentiamo come dissonante e disallineato rispetto alle nostre necessità e che per questo ci porta lontano da uno stato di soddisfazione, serenità e benessere.
In uno spazio e in un tempo protetto e personale - quale la relazione terapeutica - si lavora insieme per riconoscere i bisogni di fondo, tante volte non riconosciuti o non espressi, raccontare i vissuti e gli stati emotivi, anch'essi spesso poco ascoltati o difficili da gestire, e trovare di qui delle nuove vie per esprimersi, riconoscere e utilizzare le risorse che si hanno e individuare risposte più adeguate e funzionali
per noi e per gli altri.
Le Aree di lavoro
Cerchi e Spazi ha l'obiettivo di fornire diversi servizi di supporto psicologico alla persona


LA CONSULENZA PSICOLOGICA
La dott.ssa Anna G. Vailati riceve presso:
Centro Medico Monterosa
Milano, Via Monte Rosa 3 - MM Buonarroti
Milano, Via Leopardi 8 - MM Cadorna
Online
qualora fosse ritenuta la modalità più funzionale o preferenziale
IL PRIMO CONTATTO CON LO PSICOLOGO: quella faticosa prima chiamata
Dubbi e preoccupazioni rispetto alla richiesta di aiuto. Che nominativo scelgo? Poi, cosa accadrà? Sarà un percorso lungo?
(Per chi è già paziente presso il Policentro Pediatrico e Donna è previsto uno sconto del 10% sul primo colloquio per il mese di Gennaio 2021)
8 marzo 2023
Alla Donna, spesso concentrata sulla cura dell’Altro, o attenta a cogliere lo sguardo che arriva dall’Altro - dal partner o dalla società - per non deludere o per essere abbastanza, va forse ricordata l’importanza di riservare uno sguardo attento e benevolo in primo luogo verso se stessa. Perché anche quando quello sguardo c’è è per lo più uno sguardo insicuro e giudicante.
Alle Donne, che troppo spesso dimenticano che occuparsi e prendersi cura di Sé è un movimento sano e vitale, va ricordato di preservare il proprio benessere psicologico, di non trascurare la salute mentale di cui spesso ci si occupa solo al punto in cui è manifesta la crisi.
L'invito è allora quello di pre-occuparsi di sé, di valorizzare le proprie sensazioni, raccogliere il disagio quando lo si avverte e curare sè nello stesso modo in cui si cura l’Altro: con amore.
Colloqui psicologici e psicoterapie: appuntamenti più facili da prenotare tramite Doctolib
Colloqui presso il Centro Medico Monterosa oppure Online
Perchè accedere al Supporto Psicologico deve essere facile


FARE RETE permette a molti di avvicinarsi al supporto psicologico:
"Grazie @PolicentroPediatricoeDonna perchè questa nostra collaborazione rende possibile, e a volte più semplice, avvicinarsi all'aiuto psicologico, che significa prendersi cura di sè."
"Noi, che eravamo travolti dal Fare, in questo stato di fermo “obbligato” ci siamo trovati costretti a Stare e a Sentire."
Ci sembra molto interessante questa lettura della nostra psicologa-psicoterapeuta Anna Vailati con riferimento a ciò che ha notato nel periodo di pandemia. E continua: "Questo trovarsi fermi ha concesso ad alcuni quello spazio e quel tempo utili per accorgersi di tante dimensioni spesso trascurate, apprezzandole e valorizzandole di più; per altri questo Stare e Sentire ha significato fare i conti necessariamente e senza scappatoie con situazioni difficili, irrisolte, non funzionali, dolorose. Oggi queste situazioni richiedono uno spazio e un ascolto, una comprensione e una risoluzione. Ecco perché è quanto mai importante che ci sia, pronto, un servizio di ascolto, accoglienza e supporto psicologico.”
Policentro Pediatrico e Donna, Via Leopardi 8, 20123 Milano
#policentrodonna #policentropediatrico #sostegnopsicologico #supportopsicologico
Chi guida il gioco (della nostra vita)?
Molto spesso la sensazione che individui, o coppie, mi riportano è quella di sentirsi incastrati, bloccati da situazioni ormai cristallizzate, se non cronicizzate, impotenti, impossibilitati a cambiare; a ciò segue un atteggiamento di rinuncia, quel lasciare andare e permettere alle condizioni esterne di continuare a dare forma alle proprie vite, in un adattamento passivo e rassegnato.
Questo ricorda un movimento inerziale, che procede da sé, senza intenzionalità né desiderata, senza freni né spinte, senza scelte partecipate.
Ma siamo sicuri di non poter recuperare un ruolo attivo in ciò che ci accade? Siamo sicuri di non avere un potere e un margine di scelta, uno spazio, anche piccolo, di movimento? Siamo sicuri di non avere un potenziale che, con la giusta leva, può esprimersi e realizzare?
O, piuttosto, abbiamo paura, siamo stanchi, sfiduciati, non ci sentiamo capaci abbastanza, attrezzati, sostenuti, meritevoli magari?
Proviamo a pensare a quale leva è in azione, quale non riusciamo ad utilizzare, e quali freni sono inseriti che non ci permettono di recuperare quello spazio di potere, che pur ci è dato, e di farne qualcosa, o, ancora meglio, di sfruttarlo tutto e sempre.
Occorre innescare un processo volto a riappropriarsi di quello spazio potenziale e ripensare quindi alla propria vita come a un campo di scelte in cui siamo noi a poter e dover intervenire, a volte anche a gamba tesa, per dare agli eventi il flusso che noi desideriamo. Il lavoro con molti pazienti, individui e coppie, si orienta tante volte in questa direzione, attivando un senso di possibilità in sostituzione all'impotenza, che ci permetta di pensare “io posso scegliere”, anche in questa condizione o nonostante questa condizione io posso scegliere, magari non posso scegliere cosa ma potrò decidere come e quanto quel che accade influenzerà la mia vita. Infatti anche quando qualcosa ci “capita”, perché certamente il destino ci fa incontrare situazioni ed eventi che nelle nostre mani non sono, il modo in cui questi eventi intervengono nelle nostre vite, l’impatto e la potenza, costruttiva o distruttiva, siamo noi a deciderlo, a influenzarlo: se certe situazioni andranno ad inserirsi dolcemente o a dominare prepotentemente la nostra vita siamo noi a determinarlo, non è dato.
Qui, in quello spazio, ci dobbiamo giocare, al meglio, la nostra partita.
L'APPUNTAMENTO: 30 ottobre 2021
L'APPUNTAMENTO: 30 ottobre 2021

30 OTTOBRE 2021, IL CERCHIO DELLE DONNE Aspetti emotivi e psicologici dell’infertilità e del percorso di fecondazione assistita.
Strada per un sogno Onlus organizza a Milano presso lo Spazio Cantoni via Giovanni Cantoni 7 un incontro gratuito, aperto a chi è già mamma e a chi desidera diventarlo.
Per iscrizioni inviare una mail a: segreteria@stradaperunsognonlus.it indicando nome, cognome, recapito telefonico e se muniti di green pass.
INTERVIENE:
Dr.ssa Anna Vailati psicologa e psicoterapeuta
MODERA:
Stefania Tosca co-fondatrice e Vice Presodente di Strada per un sogno Onlus
PARTECIPANO:
Sara Cianci Assistente Sanitaria Consultorio di Varese
Barbara Davighi Counselor

BACK TO…(a different) LIFE! CHI SIAMO OGGI?
Dopo questo lungo tempo in cui la pandemia ha interrotto bruscamente il flusso delle nostre vite ci stiamo oggi riaffacciando al mondo.
MA…cosa troviamo FUORI? E NOI come siamo cambiati? Chi siamo oggi? Cosa cerchiamo nella RELAZIONE con l’altro?
Sono emerse alcune vulnerabilità, si sono accentuate alcune nostre parti più fragili e relazioni già prima faticose sono oggi fortemente disfunzionali.
Possiamo ritrovarci diversi, portatori di desideri, bisogni e paure che prima non ci appartenevano, e
per questo sentirci spaesati, a DISAGIO, in uno stato di INSODDISFAZIONE o addirittura di importante SOFFERENZA.
Il SOSTEGNO PSICOLOGICO è lo strumento e la relazione che ci permette di attraversare questo passaggio, RI-conoscerci e definire chi siamo e cosa ci fa stare bene.
❊ Puoi chiedere un COLLOQUIO con la dott.ssa Anna G. Vailati psicoterapeuta e consulente di coppia e insieme valutare quale è il bisogno e come rispondere alla difficoltà.
Incontri presso il Policentro Donna, il Centro Medico Monterosa, oppure Online (info@cerchiespazi.eu)

(NON) VA TUTTO BENE...
La dott.ssa Anna G. Vailati, psicoterapeuta e consulente di coppia – in collaborazione con Centro Medico Monterosa –
ci ricorda l’importanza di occuparci di noi, dei nostri bisogni, di curare il nostro benessere emotivo.
Questo significa darsi il tempo e l’attenzione che ci serve per cogliere quei segnali di malessere, che a volte si esprimono col corpo, e quelle sensazioni di disagio, di insoddisfazione e frustrazione, senza sottovalutare, come spesso facciamo, la nostra sofferenza, perché da “tollerabile” può diventare invalidante e fortemente disturbante.
Il sostegno psicologico è quello spazio e quella relazione in cui possiamo trovare la sicurezza e l’accoglimento necessari per guardare con coraggio a chi siamo, riconoscere alcuni bisogni, prendere consapevolezza di ciò che non funziona e che non ci permette di stare bene.
Insieme al terapeuta si avvia un percorso di conoscenza, comprensione e cambiamento,
nell’individuazione di risorse e modalità diverse e più funzionali.
Puoi chiamare il Centro Medico Monterosa - Via Monte Rosa 3, Milano
http://www.centromedicomonterosa.it/psicologia-e... info@centromedicomonterosa.it
02.48001155 – 393.9714094 (anche Whatsapp)

PANDEMIA, COME STIAMO.
IL LANGUISHING, QUEL SENSO DI STAGNAZIONE E DI VUOTO
Si parla di “languishing”, ovvero languire, in riferimento a “un senso di stagnazione e di vuoto” riconoscibile in molti di noi ed esito di questo lungo periodo di pandemia e di quello che ha portato con sé.
Il termine è coniato dal sociologo Corey Keyes, colpito da quante persone non-depresse non stessero comunque prosperando, riconoscendo in loro questo languire, che tra l’altro è incubatore di un pericolo specifico. Secondo lo psicologo, l’insidia risiede nell’inconsapevolezza: “non riesci a percepire te stesso scivolare lentamente nella solitudine. Sei indifferente alla tua indifferenza. E quando non riesci a capire che stai soffrendo, non puoi cercare aiuto né fare molto per aiutare te stesso”.
Ecco perché dobbiamo imparare a sentirlo e a riconoscerlo: perché solo così possiamo introdurre azioni di sostegno, attivare risorse e spinte più funzionali e vitalizzanti e non scivolare da quel languire ad un vero e proprio stato depressivo.
LA COPPIA IN TERAPIA
PERCHE' LA COPPIA ARRIVA ALLO PSICOLOGO E QUALE OBIETTIVO SI PUO' RAGGIUNGERE CON UN PERCORSO PSICOLOGICO
IL LAVORO TERAPEUTICO: la SFIDUCIA iniziale e il movimento di RESISTENZA.
Ma l'aiuto psicologico cosa ci permette di comprendere? A cosa apre lo spazio?
Da un atteggiamento di sfiducia e di resistenza alla possibilità di diventare intellegibili a noi stessi, consapevoli e dunque più liberi
Il lavoro terapeutico può essere percepito, soprattutto in una fase iniziale, come un’ulteriore fatica da affrontare, che si aggiunge alla già difficile condizione di sofferenza; avviare un percorso di sostegno pare quindi di per sé un passo impegnativo, emotivamente oneroso, poiché ci induce a dover mettere in campo energie e forze che sentiamo di non avere più.
I nostri sforzi sono infatti impiegati a far fronte a situazioni che combattiamo, che respingiamo o che siamo ormai abituati a tollerare passivamente, perseverando nell’illusione che questa quota di sofferenza e di resistenza sia comunque un lavoro meno dispendioso del mettere in moto la macchina del cambiamento, attraverso un aiuto esterno.
In quell’aiuto tuttavia risiede la possibilità di conoscere e vedere più consapevolmente la realtà dei nostri funzionamenti e di alcune dinamiche: parti scomode di noi, spesso, difficili da guardare, tollerare e maneggiare.
Vi è poi una sfiducia di fondo rispetto all’effettiva possibilità di “cambiare le cose”. Pare infatti impensabile trovare alternative, modi diversi di agire e di relazionarsi da quelli che ormai si conoscono e si replicano. Le modalità disfunzionali si ripetono infatti sempre nello stesso modo, ci si ritrova di volta in volta negli stessi cortocircuiti, come all’interno di un vincolo percepito del “non poter fare altro”.
Il lavoro terapeutico crea qui uno spazio, una sospensione rispetto a quell’agire/sentire ripetuto e coatto, automatico, inconsapevole, incontrollabile, fortemente disadattivo; in questo spazio, che terapeuta e paziente costruiscono insieme, si rende possibile comprendere cosa effettivamente sostiene questa condizione, di sofferenza, di vincolo, di “mal-funzionamento“, perché si è strutturata, a che bisogni risponde, e come individuare e attivare nuove risposte emotive e relazionali, in un modo in cui ci rendiamo (finalmente) intellegibili ai nostri stessi occhi, consapevoli e certamente più liberi.
LA CURA: SAPER RESTARE
«La sola cosa che noi possiamo fare di fronte al male è quella di sapere restare. Questa è una formula della cura. Anche quando la terapia si rivela impotente a raggiungere la guarigione, a dissolvere la malattia, anche quando la terapia incontra il suo limite, c'è sempre possibilità di cura. Perché la cura significa restare, non lasciare che la vita - nella sofferenza, nella malattia, verso la sua fine -, cada in una buca nella solitudine.
Noi siamo per certi versi caduti in una buca, siamo in questa buca, ma abbiamo fatto esperienza anche di
qualcuno che sa restare, qualcuno che non se ne va. [...] "Eccomi" è la parola della cura»
"Cosa non possiamo dimenticare? A lezione dal Covid19": la lectio magistralis tenuta da Massimo Recalcati in occasione dell’Edizione 2020 di KUM! Festival, dedicata a La Cura.
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=1224401971293057&id=282433988823198

Giornata Nazionale della Psicologia, 10 ottobre 2020.
La salute psicologica è un diritto. Il supporto psicologico è una risorsa.
Giornata Nazionale della Psicologia, 10 ottobre 2020.
La salute psicologica è un diritto. Il supporto psicologico è una risorsa.

VIVERE AL MINIMO: la sfiducia in noi stessi
DALLA SFIDUCIA ALLA RINUNCIA IL PASSO E' BREVE
VIVERE AL MINIMO: la sfiducia in noi stessi
DALLA SFIDUCIA ALLA RINUNCIA IL PASSO E' BREVE

Qualsiasi nostra spinta vitale, realizzativa e progettuale, per essere riconosciuta e immaginata - prima ancora che agita - ha bisogno di essere sostenuta da un senso di fiducia in se stessi, quello che ci permette di attivarci pensando "ce la posso fare”.
In questo processo il primo ostacolo che troviamo è spesso un senso di profonda sfiducia in noi stessi, nelle nostre risorse, nelle nostre potenzialità a cui ci arrendiamo presto attuando una rinuncia proprio rispetto a quei progetti, desideri, passioni che pure ci animano.
MA QUAL E' IL COSTO DI QUESTA RINUNCIA?
Fase 3 Coronavirus, la ripresa.
Un sostegno e un orientamento oggi
Fase 3 Coronavirus, la ripresa.
Un sostegno e un orientamento oggi
In questa fase, che pure è di ripresa, ci troviamo a fare i conti con una realtà, oggettiva ma anche personale e dunque soggettiva, diversa da prima, rispetto a cui occorre ridefinirsi. Facciamo i conti oggi con un periodo difficile che ci ha turbato, ci ha destabilizzato, ha incrinato, se non rotto, alcuni equilibri propri e famigliari.
Hanno preso spazio stati emotivi di sofferenza, disagi più o meno profondi e intensi, vissuti di preoccupazione e ansia.
La pressione e lo stress hanno acuito situazioni già difficili e portato un carico emotivo importante in ambienti già vulnerabili.
Ecco perchè oggi è importante trovare un sostegno psicologico, un aiuto, un orientamento.
La consulenza - come il supporto a seguire - sarà a tariffa agevolata perchè siamo consapevoli delle difficoltà economiche che hanno interessato buona parte degli utenti, e sarà svolta online, perchè le difficoltà logistiche e organizzative sono un altro elemento oggi con cui occorre fare i conti.
Per i mesi di giugno, luglio, agosto 2020

Fase 3, un sostegno per la ripresa
Fase 3, un sostegno per la ripresa
EMERGENZA CORONAVIRUS: NOI CI SIAMO
EMERGENZA CORONAVIRUS: NOI CI SIAMO
Coronavirus Fase 2:
UN LENTO RI-ADATTAMENTO
Coronavirus Fase 2:
UN LENTO RI-ADATTAMENTO
Per affrontare la fase 2 di questa emergenza sanitaria, che rischia di lasciare il posto ad un'emergenza economica e sociale e insieme psicologica, occorre considerare un tempo e uno spazio di passaggio: ci aspetta un lento processo di ri-adattamento, che è emotivo, non solamente pratico-operativo.
Tutti noi dobbiamo "sbloccare" alcune emozioni rimaste congelate e sospese, a volte compresse, ascoltarci e dedicare un tempo di cura alla nostre ferite.
Va trasformata la paura in coraggio, la chiusura in apertura, un atteggiamento di allerta e diffidenza in una ritrovata fiducia e progettualità.
FASE 2: SUPPORTO PSICOLOGICO A TARIFFA AGEVOLATA
Dott.ssa Anna Vailati con Policentro Pediatrico e Donna
FASE 2: SUPPORTO PSICOLOGICO A TARIFFA AGEVOLATA
Dott.ssa Anna Vailati con Policentro Pediatrico e Donna
Questa situazione di emergenza sanitaria, con il lockdown che ne è seguito,
ha aperto la strada a condizioni di profonda crisi e di gravi difficoltà personali e relazionali.
Ha generato sentimenti di forte ansia e angoscia, stati di ritiro depressivi, ha accentuato, fino ad esasperarle, difficoltà preesistenti nel rapporto di coppia, e reso evidenti le fatiche genitoriali a portare avanti un efficace e sereno lavoro educativo con i propri figli.
Per questo pare oggi ancora più importante - se non necessario - poter ricevere un solido sostegno psicologico.
PER IL MESE DI MAGGIO presso il Policentro Pediatrico e Donna la dott.ssa Anna Vailati svolgerà colloqui a tariffa agevolata
per consentire a tutti, anche a chi sta risentendo economicamente della situazione attuale,
un indispensabile supporto emotivo e psicologico.
Difese e Risorse per affrontare l'emergenza Coronavirus
Difese e Risorse per affrontare l'emergenza Coronavirus

Come gestire l'ansia da emergenza Covid-19
Difese e Risorse per affrontare l'emergenza Covid-19
Difese e Risorse per affrontare l'emergenza Covid-19

Come gestire l'ansia da emergenza Covid-19
GESTIRE l’ANSIA: il ruolo dei pensieri sulla fisiologia
GESTIRE l’ANSIA: il ruolo dei pensieri sulla fisiologia
Il pensiero influenza la reazione del nostro corpo. Pensieri disfunzionali - ad esempio di tipo catastrofico - portano il respiro ad accelerare e il cuore a battere più forte.
Per questo è importante attivare pensieri funzionali, positivi e adattivi, riconoscendo in primo luogo quando, al loro posto, si attivano pensieri disfunzionali e disadattativi.
PMA, GRAVIDANZE e NASCITE
e Coronavirus
Dedicato a Strada per un Sogno Onlus
PMA, GRAVIDANZE e NASCITE
e Coronavirus
Dedicato a Strada per un Sogno Onlus
Dedicato alle donne in gravidanza e alle neo mamme che, nel loro percorso alla ricerca di un figlio, hanno già dato prova di avere importanti risorse come capacità di attesa, pazienza, capacità di trovare una possibilità di attivazione anche in una condizione di limite e uno spazio di potere anche nell’impotenza.
Dedicato a Strada per un Sogno Onlus.
EMERGENZA CORONAVIRUS: NOI CI SIAMO
la Dott.ssa Anna G. Vailati - con Policentro Pediatrico e Donna -
offre un SERVIZIO DI SUPPORTO PSICOLOGICO GRATUITO ONLINE PER I MESI DI MARZO E APRILE
In questo momento di grande difficoltà e criticità emerge con ancora maggior forza e impellenza
LA NECESSITA' DI UN SOSTEGNO PSICOLOGICO per affrontare, gestire e superare paure, ansie e vulnerabilità.
- PER chi oggi opera nei contesti ospedalieri, che vede e vive in prima linea l’emergenza
- PER le future mamme che stanno vivendo una gravidanza o un imminente parto in questo contesto e momento storico, e le neo-mamme
- PER chi sente crescere instabilità, insicurezze e preoccupazioni per il futuro, lavorative ad esempio.
- PER chi già viveva in condizioni di difficoltà emotive e relazionali e oggi fa ancora più fatica.
- Vorremmo pensare a tutti.
Per INFO e APPUNTAMENTI chiamare POLICENTRO PEDIATRICO E DONNA al 02 4810 1062
Questa iniziativa vuole essere una forma di PRONTO SOCCORSO PSICOLOGICO:
si intende offrire una risposta di supporto immediato,